Qual è la connessione tra le odierne carte di credito, i missili e le scatolette di conserva?
Cosa accomuna la favola di Biancaneve a Luigi XIV e l’estratto di carne Liebig alla Compagnia delle Indie?
Cosa c’entrano i cristalli di neve con Goethe e il ponte di Brooklin?
Connessioni: Un gioco dove voi, come pedine, saltate di casella in casella ritrovandovi alla fine di nuovo nella casella di partenza. Poiché nella vita tutto è circolare e connesso: ogni fatto è come l’anello di una rete infinita, intrecciato con gli altri.
Le grandi scoperte e le grandi invenzioni ci sono per lo più note. Tutti abbiamo sentito parlare di Galileo, Newton, Darwin e tanti altri geni che hanno saputo chiarire i misteri dell’universo individuando i fenomeni e le leggi che li governano. Si ha però spesso l’impressione che ogni colpo di genio sia stato improvviso e isolato. Qualcuno si sveglia un mattino e dichiara che il sole è al centro del sistema solare, un altro inventa la polvere da sparo, un altro ancora scopre la gravità. Darwin fa un viaggetto e scopre l’evoluzione: prima non c’era adesso c’è.
È cosa nota che Galileo abbia puntato un cannocchiale verso il cielo confermando così, con l’osservazione empirica, quello che molti sospettavano: che la terra gira attorno al sole, che la luna ha montagne e “mari” e che anche altri pianeti potrebbero avere dei satelliti. Ma, al di là dell’aneddoto (“E pur si muove”) il cannocchiale di Galileo da dove arriva? chi l’ha inventato e come? e le lenti?
A spulciare un po’ ci si accorge che ognuno di questi pensatori e inventori ha solo fatto un piccolissimo passo – certamente decisivo, ma sempre un passo – in un cammino iniziato da altri, ha inserito la chiave di volta di un arco penosamente eretto dai suoi predecessori ed è stato a sua volta la nuova base sulla quale iniziare l’edificazione di qualcos’altro.
Da lettore curioso, mi affascinano le interconnessioni tra i fatti. Se scorrete la storia dell’uomo, qualsiasi tipo di storia: scienza, arte, filosofia, vedrete un’infinita serie di eventi concatenati, di collegamenti tra uomini, idee, paesi e circostanze il cui inizio si perde nella nebbia del tempo e che continua sotto i nostri occhi inaugurando ogni giorno il futuro. È il DNA della nostra evoluzione intellettuale a cui pensatori, scienziati, artisti, divulgatori, dilettanti, inventori, politici o semplici spettatori hanno aggiunto la propria molecola essenziale.
Perché ho scritto Connessioni?
Non è mia intenzione contribuire in modo originale alla storia della scienza, né ho alcuna pretesa di soddisfare tecnici o storici. Proprio come un dilettante entusiasta che vi illustri la propria collezione, desidero soprattutto a suggerire affascinanti percorsi da esplorare.
Un gioco, se volete, dove voi, come pedine, saltate di casella in casella ritrovandovi alla fine di nuovo nella casella di partenza. Poiché nella vita tutto è circolare e connesso: ogni fatto è come l’anello di una rete infinita, intrecciato con gli altri.
Chi può partecipare? Chiunque senta la necessità di non viaggiare bendato tra oggetti, idee e certezze, senza capirne il significato e le origini. Chi trae diletto dal capire, nel senso di possedere e controllare gli strumenti che ci aiutano a vivere.
Cosa si vince? qualche perla di conoscenza, alcune informazioni curiose e molte altre domande senza risposta. A queste potrete rispondere voi, continuando il gioco ben oltre l’ultima pagina, chiedendovi a volte: chissà da dove viene? chissà chi l’ha pensato, chissà perché?
Per contattarmi: info@valentinoszemere.ch
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